Apparecchi di protezione delle vie respiratorie (APVR)
Recepita in lingua italiana la norma UNI EN 14594: le novità della norma sugli APVR che specifica i requisiti minimi per i respiratori ad aria compressa, a flusso continuo.
04 dicembre 2018
Pubblicato oggi su PUNTOSICURO.it un articolo che presenta la UNI EN 14594 che specifica i requisiti minimi peer i respiratori ad aria compressa, a flusso continuo.
Di seguito l’articolo a firma del Geom. Stefano Farina.
E’ stata recentemente recepita anche in lingua italiana la norma EN 14594 che specifica i requisiti minimi per i respiratori ad aria compressa, a flusso continuo, alimentati dalla linea per l’utilizzo con maschera intera, semi-maschera o con cappuccio incorporato, elmetto o tuta e con apparecchi utilizzati in operazioni di sabbiatura come apparecchi di protezione delle vie respiratorie.
Evidenziando che la UNI EN 14594 non tratta gli APVR (Dispositivi di protezione delle vie respiratorie) destinati alla fuga e le apparecchiature da immersione, analizziamo in particolare questa nuova edizione della norma che va a sostituire quella pubblicata in lingua inglese nell’anno 2005 e recepita in lingua italiana nell’ottobre del 2007.
Nel confronto tra la norma appena recepita e l’edizione precedente, varie sono le modifiche da evidenziare:
- Non sono più presenti i requisiti relativi a pulizia e disinfezione, ma tali aspetti vanno inseriti dal fabbricante nelle informazioni fornite a corredo dell’apparecchio;
- È stata introdotta una lista di ispezioni da effettuare;
- È stata modificata la prova relativa al livello acustico;
- E’ stata inserita una prova di tenuta dell’apparecchio di protezione;
- Sono state apportate delle modifiche alle immagini relative alle procedure di prova;
- Nell’appendice ZA sono riportate indicazioni relative al rapporto tra la 14594 ed il Regolamento 2016/425/UE (Corrispondenza tra la norma europea e l’art. 3 del Regolamento).
Importanti anche i riferimenti normativi citati all’interno della norma (circa 30) che pur nella loro complessità permettono di avere una panoramica generale ed aggiornata degli aspetti legati alla sicurezza nell’utilizzo degli apparecchi di protezione delle vie respiratorie.
Per quanto riguarda la classificazione degli APVR essa deve essere effettuata secondo la perdita di tenuta verso l’interno e passano dalla Classe 1A e 1B, con una perdita massima di tenuta del 10%, fino alla Classe 4A e 4B, con una perdita massima di valore 0,05%. Tali valori rispecchiano comunque quanto già presente nell’edizione precedente.
Di rilievo è la revisione del punto norma relativo ai requisiti che devono essere soddisfatti (Punto 5). Tra tali requisiti è certamente interessante quello legato alla dichiarazione del fabbricante in merito alla valutazione del rischio se il prodotto può essere utilizzato in atmosfere potenzialmente esplosive ed ai relativi materiali di fabbricazione delle parti esposte – ovvero di quelle che possono essere soggette ad urti durante l’utilizzo – che non devono essere in materiali quali alluminio, magnesio, titanio o leghe di tali metalli.
Passando poi agli aspetti inerenti le prove (punto norma 6), si evidenzia che tali aspetti sono stati quasi integralmente aggiornati anche con nuovi schemi grafici, nonché con l’elenco delle ispezioni da eseguire che devono essere seguite da un resoconto su esiti e valutazioni e che devono comprendere una certa quantità di attività di assemblaggio, smontaggio e regolazione dell’APVR.
Tutto nuovo è il punto norma 7, relativo alla marcatura (in precedenza presente nell’allegato A), che va a disciplinare quali informazioni devono essere indicate.
In particolare viene precisato che
- La marcatura deve essere chiaramente visibile e durare il più a lungo possibile;
- I componenti che possono essere modificati dall’utilizzatore ed i sottoinsiemi importanti per la sicurezza, devono essere riconoscibili;
- Le informazioni relative alle parti che non possono essere marcate devono essere comunque incluse nelle informazioni fornite da fabbricante.
Sull’APVR (escluso il tubo oggetto di marcatura separata) devono essere riportate una serie di informazioni tra le quali:
- Numero ed anno della norma di riferimento;
- Temperatura di immagazzinaggio o simbolo appropriato;
- Mese/Anno di fabbricazione;
- Nome, marchio del fabbricante o elementi di identificazione dello stesso;
- Simbolo che rimanda alle istruzioni fornite dal fabbricante.
Anche il tubo di alimentazione dovrà essere specificatamente marcato con una serie di informazioni tra le quali citiamo l’eventuale marcatura di resistenza al calore, quella legata ai requisiti antistatici o l’idoneità all’utilizzo con APVR di Classe A.
L’ultimo punto norma (punto 8) riguarda le Informazioni fornite dal Fabbricante che devono accompagnare la consegna di ogni dispositivo al fine di consentirne il corretto uso da parte degli operatori addestrati e qualificati a tale utilizzo.
Tra gli elementi previsti vi sono quelli relativi alle procedure di pulizia e agli agenti di disinfezione, alla valutazione dei rischi da parte dell’utilizzatore contro le possibili connessioni pericolose (es. con azoto), al significato delle marcature, alla corretta selezione e sistemazione del facciale.
Ricordiamo che tali informazioni devono comprendere anche la gamma di applicazione e le istruzioni necessarie per un corretto montaggio, cura, manutenzione e immagazzinaggio; devono descrivere chiaramente e senza ambiguità quali combinazioni consentite di componenti sono da utilizzarsi per una classe specifica di APVR. Le istruzioni di manutenzione e le informazioni fornite dal fabbricante devono essere fornite separatamente.
Rimandando ad una attenta lettura della norma, ricordiamo che l’utilizzo dei sistemi APVR è strettamente legato ad attività preventive di addestramento degli operatori (D.Lgs. 81/2008 art. 77, Comma 5, lettera a).
Geom. Stefano Farina
Consigliere Nazionale AiFOS e Referente Gruppo di Lavoro Costruzioni di AiFOS.
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