DECRETO LEGISLATIVO 1 agosto 2016, n. 159
Attuazione della direttiva 2013/35/UE sulle disposizioni minime di sicurezza e di salute relative all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici) e che abroga la direttiva 2004/40/CE. (16G00172) (GU Serie Generale n.192 del 18-8-2016)
note: Entrata in vigore del provvedimento: 02/09/2016
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione;
Vista la direttiva 2013/35/UE del Parlamento europeo e del
Consiglio del 26 giugno 2013 sulle disposizioni minime di sicurezza e
di salute relative all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti
dagli agenti fisici (campi elettromagnetici) – (ventesima direttiva
particolare ai sensi dell’articolo 16, paragrafo 1, della direttiva
89/391/CEE) che abroga la direttiva 2004/40/CE;
Vista la legge 9 luglio 2015, n. 114, recante delega al Governo per
il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti
dell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2014 e, in
particolare, gli articoli 1 e 16 e l’allegato B;
Visto il decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, recante
attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in
materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di
lavoro;
Vista la legge 22 febbraio 2001, n. 36, concernente legge quadro
sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed
elettromagnetici;
Visto il decreto legislativo 26 maggio 2000, n. 187, attuazione
della direttiva 97/43/EURATOM in materia di protezione sanitaria
delle persone contro i pericoli delle radiazioni ionizzanti connesse
ad esposizioni mediche;
Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei ministri,
adottata nella riunione del 29 aprile 2016;
Acquisito il parere della Conferenza permanente per i rapporti tra
lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano,
adottato nella riunione del 26 maggio 2016;
Acquisiti i pareri delle competenti commissioni della Camera dei
deputati e del Senato della Repubblica;
Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nelle
riunione del 28 luglio 2016;
Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei ministri e del
Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con i
Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale,
della giustizia, dell’economia e delle finanze, della salute e dello
sviluppo economico;
E m a n a
il seguente decreto legislativo:
Art. 1
Modifiche al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81
1. Al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, sono apportate le
seguenti modificazioni:
a) l’articolo 206 e’ sostituito dal seguente:
«Art. 206 (Campo di applicazione). – 1. Il presente capo determina
i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi
per la salute e la sicurezza derivanti dall’esposizione ai campi
elettromagnetici (da 0 Hz a 300 GHz), come definiti dall’articolo
207, durante il lavoro. Le disposizioni riguardano la protezione dai
rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori dovuti agli
effetti biofisici diretti e agli effetti indiretti noti provocati dai
campi elettromagnetici.
2. I Valori limite di esposizione (VLE) stabiliti nel presente capo
riguardano soltanto le relazioni scientificamente accertate tra
effetti biofisici diretti a breve termine ed esposizione ai campi
elettromagnetici.
3. Il presente capo non riguarda la protezione da eventuali effetti
a lungo termine e i rischi risultanti dal contatto con i conduttori
in tensione.
4. Per il personale che lavora presso impianti militari operativi o
che partecipa ad attivita’ militari, ivi comprese esercitazioni
militari internazionali congiunte, in applicazione degli articoli 3,
comma 2, e 13, comma 1-bis, ferme restando le disposizioni di cui
agli articoli 182 e 210 del presente decreto, il sistema di
protezione equivalente di cui all’articolo 10, paragrafo 1, lettera
b), della direttiva 2013/35/UE e’ costituito dalle particolari norme
di tutela tecnico-militare per la sicurezza e la salute del
personale, di cui agli articoli 245 e 253 del decreto del Presidente
della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90, nel rispetto dei criteri ivi
previsti.»;
b) l’articolo 207 e’ sostituito dal seguente:
«Art. 207 (Definizioni). – 1. Ai fini del presente capo si
intendono per:
a) “campi elettromagnetici”, campi elettrici statici, campi
magnetici statici e campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici
variabili nel tempo con frequenze sino a 300 GHz;
b) “effetti biofisici diretti”, effetti provocati direttamente
nel corpo umano a causa della sua presenza all’interno di un campo
elettromagnetico, che comprendono:
1) effetti termici, quali il riscaldamento dei tessuti a causa
dell’assorbimento di energia dai campi elettromagnetici nei tessuti
medesimi;
2) effetti non termici, quali la stimolazione di muscoli, nervi
e organi sensoriali. Tali effetti possono essere di detrimento per la
salute mentale e fisica dei lavoratori esposti. Inoltre, la
stimolazione degli organi sensoriali puo’ comportare sintomi
transitori quali vertigini e fosfeni. Inoltre, tali effetti possono
generare disturbi temporanei e influenzare le capacita’ cognitive o
altre funzioni cerebrali o muscolari e possono, pertanto, influire
negativamente sulla capacita’ di un lavoratore di operare in modo
sicuro;
3) correnti negli arti;
c) “effetti indiretti”, effetti provocati dalla presenza di un
oggetto in un campo elettromagnetico, che potrebbe essere causa di un
pericolo per la salute e sicurezza, quali:
1) interferenza con attrezzature e dispositivi medici
elettronici, compresi stimolatori cardiaci e altri impianti o
dispositivi medici portati sul corpo;
2) rischio propulsivo di oggetti ferromagnetici all’interno di
campi magnetici statici;
3) innesco di dispositivi elettro-esplosivi (detonatori);
4) incendi ed esplosioni dovuti all’accensione di materiali
infiammabili a causa di scintille prodotte da campi indotti, correnti
di contatto o scariche elettriche;
5) correnti di contatto;
d) “Valori limite di esposizione (VLE)”, valori stabiliti sulla
base di considerazioni biofisiche e biologiche, in particolare sulla
base degli effetti diretti acuti e a breve termine scientificamente
accertati, ossia gli effetti termici e la stimolazione elettrica dei
tessuti;
e) “VLE relativi agli effetti sanitari”, VLE al di sopra dei
quali i lavoratori potrebbero essere soggetti a effetti nocivi per la
salute, quali il riscaldamento termico o la stimolazione del tessuto
nervoso o muscolare;
f) “VLE relativi agli effetti sensoriali”, VLE al di sopra dei
quali i lavoratori potrebbero essere soggetti a disturbi transitori
delle percezioni sensoriali e a modifiche minori nelle funzioni
cerebrali;
g) “valori di azione (VA)”, livelli operativi stabiliti per
semplificare il processo di dimostrazione della conformita’ ai
pertinenti VLE e, ove appropriato, per prendere le opportune misure
di protezione o prevenzione specificate nel presente capo.
Nell’allegato XXXVI, parte II:
1) per i campi elettrici, per “VA inferiori” e “VA superiori”
s’intendono i livelli connessi alle specifiche misure di protezione o
prevenzione stabilite nel presente capo;
2) per i campi magnetici, per “VA inferiori” s’intendono i
valori connessi ai VLE relativi agli effetti sensoriali e per “VA
superiori” i valori connessi ai VLE relativi agli effetti sanitari.»;
c) l’articolo 208 e’ sostituito dal seguente:
«Art. 208 (Valori limite di esposizione e valori di azione). – 1.
Le grandezze fisiche relative all’esposizione ai campi
elettromagnetici sono indicate nell’allegato XXXVI, parte I. I VLE
relativi agli effetti sanitari, i VLE relativi agli effetti
sensoriali e i VA sono riportati nell’allegato XXXVI, parti II e III.
2. Il datore di lavoro assicura che l’esposizione dei lavoratori ai
campi elettromagnetici non superi i VLE relativi agli effetti
sanitari e i VLE relativi agli effetti sensoriali, di cui
all’allegato XXXVI, parte II per gli effetti non termici e di cui
all’allegato XXXVI, parte III per gli effetti termici. Il rispetto
dei VLE relativi agli effetti sanitari e dei VLE relativi agli
effetti sensoriali deve essere dimostrato ricorrendo alle procedure
di valutazione dell’esposizione di cui all’articolo 209. Qualora
l’esposizione dei lavoratori ai campi elettromagnetici superi uno
qualsiasi dei VLE, il datore di lavoro adotta misure immediate in
conformita’ dell’articolo 210, comma 7.
3. Ai fini del presente capo, si considera che i VLE siano
rispettati qualora il datore di lavoro dimostri che i pertinenti VA
di cui all’allegato XXXVI, parti II e III, non siano stati superati.
Nel caso in cui l’esposizione superi i VA, il datore di lavoro adotta
misure in conformita’ dell’articolo 210, comma 1, salvo che la
valutazione effettuata in conformita’ dell’articolo 209, comma 1,
dimostri che non sono superati i pertinenti VLE e che possono essere
esclusi rischi per la sicurezza.
4. Fermo restando quanto previsto al comma 3, l’esposizione puo’
superare:
a) i VA inferiori per i campi elettrici di cui all’allegato XXXVI
parte II, tabella B1, seconda colonna, ove giustificato dalla pratica
o dal processo produttivo, purche’ siano verificate le seguenti
condizioni:
1) non siano superati i VLE relativi agli effetti sanitari di
cui all’allegato XXXVI, parte II, tabella A2;
2) siano evitate eccessive scariche elettriche e correnti di
contatto di cui all’allegato XXXVI, parte II, tabella B3) attraverso
le misure specifiche di protezione di cui all’articolo 210, comma 5;
3) siano state fornite ai lavoratori e ai rappresentanti dei
lavoratori per la sicurezza informazioni sulle situazioni di rischio
di cui all’articolo 210-bis, comma 1, lettera b);
b) i VA inferiori per i campi magnetici di cui all’allegato
XXXVI, parte II, tabella B2, seconda colonna, ove giustificato dalla
pratica o dal processo produttivo, anche a livello della testa e del
tronco, durante il turno di lavoro, purche’ siano verificate le
seguenti condizioni:
1) il superamento dei VA inferiori per i campi magnetici di cui
all’allegato XXXVI, parte II, tabella B2, e l’eventuale superamento
dei VLE per gli effetti sensoriali di cui all’allegato XXXVI, parte
II, tabella A3, sia solamente temporaneo in relazione al processo
produttivo;
2) non siano superati i VLE relativi agli effetti sanitari di
cui all’allegato XXXVI, parte II, tabella A2;
3) siano adottate misure in conformita’ all’articolo 210, comma
8, in caso di sintomi transitori di cui alla lettera a) del medesimo
comma;
4) siano state fornite ai lavoratori e ai rappresentanti dei
lavoratori per la sicurezza informazioni sulle situazioni di rischio
di cui all’articolo 210-bis, comma 1, lettera b).
5. Fermo restando quanto previsto ai commi 2, 3 e 4, l’esposizione
puo’ superare i VLE relativi agli effetti sensoriali di cui
all’allegato XXXVI, parte II, tabelle A1 e A3, e parte III, tabella
A2, durante il turno di lavoro, ove giustificato dalla pratica o dal
processo produttivo, purche’ siano verificate le seguenti condizioni:
a) il loro superamento sia solamente temporaneo in relazione al
processo produttivo;
b) non siano superati i corrispondenti VLE relativi agli effetti
sanitari di cui all’allegato XXXVI, parte II, tabelle A1 e A2 e parte
III, tabelle A1 e A3;
c) nel caso di superamento dei VLE relativi agli effetti
sensoriali di cui all’allegato XXXVI, parte II, tabella A1, siano
state prese misure specifiche di protezione in conformita’
all’articolo 210, comma 6;
d) siano adottate misure in conformita’ all’articolo 210, comma
8, in caso di sintomi transitori, di cui alla lettera b) del medesimo
comma;
e) siano state fornite ai lavoratori informazioni sulle
situazioni di rischio di cui all’articolo 210-bis, comma 1, lettera
b).
6. Nei casi di cui ai commi 4 e 5, il datore di lavoro comunica
all’organo di vigilanza territorialmente competente il superamento
dei valori ivi indicati, mediante una relazione
tecnico-protezionistica contenente:
a) le motivazioni per cui ai fini della pratica o del processo
produttivo e’ necessario il superamento temporaneo dei VA inferiori o
degli VLE relativi agli effetti sensoriali;
b) il livello di esposizione dei lavoratori e l’entita’ del
superamento;
c) il numero di lavoratori interessati;
d) le tecniche di valutazione utilizzate;
e) le specifiche misure di protezione adottate in conformita’
all’articolo 210;
f) le azioni adottate in caso di sintomi transitori;
g) le informazioni fornite ai lavoratori e ai rappresentanti dei
lavoratori per la sicurezza sulle situazioni di rischio di cui
all’articolo 210-bis, comma 1, lettera b).»;
d) l’articolo 209 e’ sostituito dal seguente:
«Art. 209 (Valutazione dei rischi e identificazione
dell’esposizione). – 1. Nell’ambito della valutazione dei rischi di
cui all’articolo 181, il datore di lavoro valuta tutti i rischi per i
lavoratori derivanti da campi elettromagnetici sul luogo di lavoro e,
quando necessario, misura o calcola i livelli dei campi
elettromagnetici ai quali sono esposti i lavoratori. La valutazione,
la misurazione e il calcolo devono essere effettuati tenendo anche
conto delle guide pratiche della Commissione europea, delle
pertinenti norme tecniche europee e del Comitato elettrotecnico
italiano (CEI), delle specifiche buone prassi individuate o emanate
dalla Commissione consultiva permanente di cui all’articolo 6 del
presente decreto, e delle informazioni reperibili presso banche dati
dell’INAIL o delle regioni. La valutazione, la misurazione e il
calcolo devono essere effettuati, inoltre, tenendo anche conto delle
informazioni sull’uso e sulla sicurezza rilasciate dai fabbricanti o
dai distributori delle attrezzature, ovvero dei livelli di emissione
indicati in conformita’ alla legislazione europea, ove applicabili
alle condizioni di esposizione sul luogo di lavoro o sul luogo di
installazione.
2. Qualora non sia possibile stabilire con certezza il rispetto dei
VLE sulla base di informazioni facilmente accessibili, la valutazione
dell’esposizione e’ effettuata sulla base di misurazioni o calcoli.
In tal caso si deve tenere conto delle incertezze riguardanti la
misurazione o il calcolo, quali errori numerici, modellizzazione
delle sorgenti, geometria del modello anatomico e proprieta’
elettriche dei tessuti e dei materiali, determinate secondo la buona
prassi metrologica.
3. La valutazione, la misurazione e il calcolo di cui al comma 1,
non devono necessariamente essere effettuati in luoghi di lavoro
accessibili al pubblico, ove si sia gia’ proceduto ad una valutazione
conformemente alle disposizioni relative alla limitazione
dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici da 0 Hz
a 300 GHz e risultino rispettate per i lavoratori le restrizioni
previste dalla raccomandazione 1999/519/CE del Consiglio, del 12
luglio 1999, e siano esclusi rischi relativi alla sicurezza.
4. La valutazione, la misurazione e il calcolo di cui al comma 1,
non devono necessariamente essere effettuati ove siano utilizzate dai
lavoratori, conformemente alla loro destinazione d’uso, attrezzature
destinate al pubblico, conformi a norme di prodotto dell’Unione
europea che stabiliscano livelli di sicurezza piu’ rigorosi rispetto
a quelli previsti dal presente capo, e non sia utilizzata
nessun’altra attrezzatura.
5. Nell’ambito della valutazione del rischio di cui all’articolo
181, il datore di lavoro presta particolare attenzione ai seguenti
elementi:
a) la frequenza, il livello, la durata e il tipo di esposizione,
inclusa la distribuzione sul corpo del lavoratore e sul volume del
luogo di lavoro;
b) i valori limite di esposizione e i valori di azione di cui
all’articolo 208;
c) effetti biofisici diretti;
d) tutti gli effetti sulla salute e sulla sicurezza dei
lavoratori particolarmente sensibili al rischio; eventuali effetti
sulla salute e la sicurezza dei lavoratori esposti a rischi
particolari, con particolare riferimento a soggetti portatori di
dispositivi medici impiantati, attivi o passivi, o dispositivi medici
portati sul corpo e le lavoratrici in stato di gravidanza;
e) qualsiasi effetto indiretto di cui all’articolo 207, comma 1,
lettera c);
f) l’esistenza di attrezzature di lavoro alternative progettate
per ridurre i livelli di esposizione ai campi elettromagnetici;
g) la disponibilita’ di azioni di risanamento volte a minimizzare
i livelli di esposizione ai campi elettromagnetici;
h) informazioni adeguate raccolte nel corso della sorveglianza
sanitaria di cui all’articolo 211;
i) informazioni fornite dal fabbricante delle attrezzature;
l) altre informazioni pertinenti relative a salute e sicurezza;
m) sorgenti multiple di esposizione;
n) esposizione simultanea a campi di frequenze diverse.
6. Il datore di lavoro precisa, nel documento di valutazione del
rischio di cui all’articolo 28, le misure adottate, previste
dall’articolo 210.
7. Fatti salvi gli articoli 50, 184, 210 e 210-bis del presente
decreto, il datore di lavoro privato puo’ consentire l’accesso al
documento di valutazione di cui al comma 1 in tutti i casi in cui vi
sia interesse e in conformita’ alle disposizioni vigenti e lo puo’
negare qualora tale accesso pregiudichi la tutela dei propri
interessi commerciali, compresi quelli relativi alla proprieta’
intellettuale e in conformita’ alle disposizioni vigenti. Per i
documenti di valutazione dei rischi elaborati o detenuti da pubbliche
amministrazioni, si applica la disciplina del decreto legislativo 14
marzo 2013, n. 33. Qualora la valutazione contenga i dati personali
dei lavoratori, l’accesso avviene nel rispetto delle disposizioni di
cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196.»;
e) l’articolo 210 e’ sostituito dal seguente:
«Art. 210 (Disposizioni miranti ad eliminare o ridurre i rischi). –
1. A seguito della valutazione dei rischi, qualora risulti che i
valori di azione di cui all’articolo 208 sono superati, il datore di
lavoro, a meno che la valutazione effettuata a norma dell’articolo
209, comma 1, dimostri che i pertinenti valori limite di esposizione
non sono superati e che possono essere esclusi rischi relativi alla
sicurezza, elabora ed applica un programma d’azione che comprenda
misure tecniche e organizzative intese a prevenire esposizioni
superiori ai valori limite di esposizione relativi agli effetti
sensoriali e ai valori limite di esposizione relativi agli effetti
sanitari, tenendo conto in particolare:
a) di altri metodi di lavoro che implicano una minore esposizione
ai campi elettromagnetici;
b) della scelta di attrezzature che emettano campi
elettromagnetici di intensita’ inferiore, tenuto conto del lavoro da
svolgere;
c) delle misure tecniche per ridurre l’emissione dei campi
elettromagnetici, incluso se necessario l’uso di dispositivi di
sicurezza, schermature o di analoghi meccanismi di protezione della
salute;
d) degli appropriati programmi di manutenzione delle attrezzature
di lavoro, dei luoghi e delle postazioni di lavoro;
e) della progettazione e della struttura dei luoghi e delle
postazioni di lavoro;
f) della limitazione della durata e dell’intensita’
dell’esposizione;
g) della disponibilita’ di adeguati dispositivi di protezione
individuale;
h) di misure appropriate al fine di limitare e controllare
l’accesso, quali segnali, etichette, segnaletica al suolo e barriere;
i) in caso di esposizione a campi elettrici, delle misure e
procedure volte a gestire le scariche elettriche e le correnti di
contatto mediante mezzi tecnici e mediante la formazione dei
lavoratori.
2. Sulla base della valutazione dei rischi di cui all’articolo 209,
il datore di lavoro elabora e applica un programma d’azione che
comprenda misure tecniche e organizzative volte a prevenire qualsiasi
rischio per lavoratori appartenenti a gruppi particolarmente
sensibili al rischio e qualsiasi rischio dovuto a effetti indiretti
di cui all’articolo 207.
3. Il datore di lavoro, in conformita’ all’articolo 183, adatta le
misure di cui al presente articolo alle esigenze dei lavoratori
appartenenti a gruppi particolarmente sensibili al rischio e, se del
caso, a valutazioni individuali dei rischi, in particolare nei
confronti dei lavoratori che hanno dichiarato, anche a seguito delle
informazioni ricevute ai sensi dell’articolo 210-bis, di essere
portatori di dispositivi medici impiantati attivi o passivi, o hanno
dichiarato l’uso di dispositivi medici sul corpo o nei confronti
delle lavoratrici in stato di gravidanza che hanno informato il
datore di lavoro della loro condizione.
4. Sulla base della valutazione dei rischi di cui all’articolo 209,
i luoghi di lavoro in cui i lavoratori possono essere esposti a campi
elettromagnetici che superano i VA sono indicati con un’apposita
segnaletica conforme a quanto stabilito nel titolo V del presente
decreto, recante le prescrizioni minime per la segnaletica di
sicurezza e di salute sul luogo di lavoro. Le aree in questione sono
inoltre identificate e l’accesso alle stesse e’ limitato in maniera
opportuna.
5. Nei casi di cui all’articolo 208, commi 3 e 4, sono adottate
misure di protezione specifiche, quali l’informazione e la formazione
dei lavoratori a norma dell’articolo 210-bis, l’uso di strumenti
tecnici e la protezione individuale, da realizzarsi anche mediante la
messa a terra degli oggetti di lavoro, il collegamento elettrico dei
lavoratori con gli oggetti di lavoro nonche’, se del caso e a norma
degli articoli 75, 76 e 77, con l’impiego di scarpe e guanti isolanti
e di indumenti protettivi.
6. Nel caso di cui all’articolo 208, comma 5, sono adottate misure
di protezione specifiche, quali il controllo dei movimenti.
7. I lavoratori non devono essere esposti a valori superiori ai VLE
relativi agli effetti sanitari e ai VLE relativi agli effetti
sensoriali a meno che non sussistano le condizioni di cui
all’articolo 212, e all’articolo 208, commi 3, 4 e 5. Qualora,
nonostante i provvedimenti presi dal datore di lavoro in applicazione
del presente capo, i VLE relativi agli effetti sanitari o i VLE
relativi agli effetti sensoriali sono superati, il datore di lavoro
adotta misure immediate per riportare l’esposizione al di sotto dei
VLE. Il datore di lavoro individua e registra le cause del
superamento dei VLE relativi agli effetti sanitari e dei VLE relativi
agli effetti sensoriali e modifica di conseguenza le misure di
protezione e prevenzione per evitare un nuovo superamento. Le misure
di protezione e prevenzione modificate sono conservate con le
modalita’ di cui all’articolo 53.
8. Nei casi di cui all’articolo 208, commi 3, 4 e 5, nonche’
nell’ipotesi in cui il lavoratore riferisce la comparsa di sintomi
transitori, il datore di lavoro aggiorna, se necessario, la
valutazione dei rischi e le misure di prevenzione. Ai fini del
presente comma, i sintomi transitori possono comprendere:
a) percezioni ed effetti sensoriali nel funzionamento del sistema
nervoso centrale, nella testa, indotti da campi magnetici variabili
nel tempo;
b) effetti indotti da campi magnetici statici, quali vertigini e
nausea.»;
f) dopo l’articolo 210 e’ inserito il seguente:
«Art. 210-bis (Informazione e formazione dei lavoratori e dei
rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza). – 1. Ai sensi di
quanto previsto all’articolo 184, comma 1, lettera b), il datore di
lavoro garantisce, inoltre, che i lavoratori che potrebbero essere
esposti ai rischi derivanti dai campi elettromagnetici sul luogo di
lavoro e i loro rappresentanti ricevano le informazioni e la
formazione necessarie in relazione al risultato della valutazione dei
rischi con particolare riguardo:
a) agli eventuali effetti indiretti dell’esposizione;
b) alla possibilita’ di sensazioni e sintomi transitori dovuti a
effetti sul sistema nervoso centrale o periferico;
c) alla possibilita’ di rischi specifici nei confronti di
lavoratori appartenenti a gruppi particolarmente sensibili al
rischio, quali i soggetti portatori di dispositivi medici o di
protesi metalliche e le lavoratrici in stato di gravidanza.»;
g) l’articolo 211 e’ sostituito dal seguente:
«Art. 211 (Sorveglianza sanitaria). – La sorveglianza sanitaria
viene effettuata periodicamente, di norma una volta l’anno o con
periodicita’ inferiore decisa dal medico competente con particolare
riguardo ai lavoratori particolarmente sensibili al rischio di cui
all’articolo 183, tenuto conto dei risultati della valutazione dei
rischi trasmessi dal datore di lavoro. L’organo di vigilanza, con
provvedimento motivato, puo’ disporre contenuti e periodicita’
diversi da quelli forniti dal medico competente.
2. Nel caso in cui un lavoratore segnali effetti indesiderati o
inattesi sulla salute, ivi compresi effetti sensoriali, il datore di
lavoro garantisce, in conformita’ all’articolo 41, che siano forniti
al lavoratore o ai lavoratori interessati un controllo medico e, se
necessario, una sorveglianza sanitaria appropriati. Il controllo di
cui al presente comma e’ garantito anche nei casi in cui sia stata
rilevata un’esposizione superiore ai VLE per gli effetti sensoriali
oppure un’esposizione superiore ai VLE per gli effetti sanitari.
3. I controlli e la sorveglianza di cui al presente articolo sono
effettuati, a cura e spese del datore di lavoro, in orario scelto da
lavoratore.»;
h) l’articolo 212 e’ sostituito dal seguente:
«Art. 212 (Deroghe). – 1. Il Ministero del lavoro e delle politiche
sociali, di concerto con il Ministero della salute, puo’ autorizzare,
su richiesta del datore di lavoro e in presenza di specifiche
circostanze documentate e soltanto per il periodo in cui rimangono
tali, deroghe al rispetto dei VLE di cui all’articolo 208, comma 1,
secondo criteri e modalita’ da definirsi con decreto del Ministro del
lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro della
salute, da adottarsi entro centoventi giorni dalla data di entrata in
vigore della presente disposizione. Il datore di lavoro informa il
rappresentante dei lavoratori per la sicurezza della richiesta di
deroga.
2. L’autorizzazione delle deroghe di cui al comma 1 e’ subordinata
al rispetto delle seguenti condizioni:
a) dalla valutazione del rischio effettuata conformemente
all’articolo 209 risulti dimostrato che i VLE sono superati;
b) tenuto conto dello stato dell’arte, risultano applicate tutte
le misure tecnico-organizzative;
c) le circostanze giustificano debitamente il superamento dei
VLE;
d) si e’ tenuto conto delle caratteristiche del luogo di lavoro,
delle attrezzature di lavoro e delle pratiche di lavoro;
e) il datore di lavoro dimostra che i lavoratori sono sempre
protetti contro gli effetti nocivi per la salute e i rischi per la
sicurezza, avvalendosi in particolare di norme e orientamenti
comparabili, piu’ specifici e riconosciuti a livello internazionale;
f) nel caso di installazione, controllo, uso, sviluppo e
manutenzione degli apparati di Risonanza magnetica (RM) per i
pazienti nel settore sanitario o della ricerca correlata, il datore
di lavoro dimostra che i lavoratori sono sempre protetti dagli
effetti nocivi per la salute e dai rischi per la sicurezza,
assicurando in particolare che siano seguite le istruzioni per l’uso
in condizioni di sicurezza fornite dal fabbricante ai sensi del
decreto legislativo 24 febbraio 1997, n. 46, e successive
modificazioni, concernente “Attuazione della direttiva 93/42/CEE,
concernente i dispositivi medici.”;
i) all’articolo 219 sono apportate le seguenti modificazioni:
1) al comma 1, lettera a), le parole: “209, commi 1 e 5” sono
sostituite dalle seguenti: “209, commi 1 e 6”;
2) al comma 1, lettera b), le parole: “e 209, commi 2 e 4.”
sono sostituite dalle seguenti: “e 209, comma 5.”;
3) al comma 2, lettera a), le parole: “, 210, comma 1,” sono
sostituite dalle seguenti: “, 210, commi 1 e 2,”;
4) al comma 2, lettera b), le parole: “, 210, commi 2 e 3,”
sono sostituite dalle seguenti: “, 210, commi da 3 a 8.”;
l) l’allegato XXXVI e’ sostituito dall’allegato al presente
decreto.».
N O T E Avvertenza: Il testo delle note qui pubblicato e' stato redatto dall'amministrazione competente per materia ai sensi dell'art. 10, commi 2 e 3, del testo unico delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sull'emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana, approvato con D.P.R. 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge modificate o alle quali e' operato il rinvio. Restano invariati il valore e l'efficacia degli atti legislativi qui trascritti. Per gli atti dell'Unione europea vengono forniti gli estremi di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea (GUUE). Note alle premesse: - L'art. 76 della Costituzione stabilisce che l'esercizio della funzione legislativa non puo' essere delegato al Governo se non con determinazione di principi e criteri direttivi e soltanto per tempo limitato e per oggetti definiti. - L'art. 87 della Costituzione conferisce, tra l'altro, al Presidente della Repubblica il potere di promulgare le leggi e di emanare i decreti aventi valore di legge ed i regolamenti. - La direttiva 2013/35/UE del Parlamento europeo e del Consiglio sulle disposizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici) - (ventesima direttiva particolare ai sensi dell'art. 16, paragrafo 1, della direttiva 89/391/CEE) e che abroga la direttiva 2004/40/CE e' pubblicata nella G.U.U.E. 29 giugno 2013, n. L 179. - Il testo degli articoli 1 e 16 nonche' dell'allegato B della legge 9 luglio 2015, n. 114 (Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea - Legge di delegazione europea 2014) pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 31 luglio 2015, n. 176, e' il seguente: «Art. 1 (Delega al Governo per l'attuazione di direttive europee). - 1. Il Governo e' delegato ad adottare secondo le procedure, i principi e i criteri direttivi di cui agli articoli 31 e 32 della legge 24 dicembre 2012, n. 234, i decreti legislativi per l'attuazione delle direttive elencate negli allegati A e B alla presente legge. 2. I termini per l'esercizio delle deleghe di cui al comma 1 sono individuati ai sensi dell'art. 31, comma 1, della legge 24 dicembre 2012, n. 234. 3. Gli schemi dei decreti legislativi recanti attuazione delle direttive elencate nell'allegato B, nonche', qualora sia previsto il ricorso a sanzioni penali, quelli relativi all'attuazione delle direttive elencate nell'allegato A, sono trasmessi, dopo l'acquisizione degli altri pareri previsti dalla legge, alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica affinche' su di essi sia espresso il parere dei competenti organi parlamentari. 4. Eventuali spese non contemplate da leggi vigenti e che non riguardano l'attivita' ordinaria delle amministrazioni statali o regionali possono essere previste nei decreti legislativi recanti attuazione delle direttive elencate negli allegati A e B nei soli limiti occorrenti per l'adempimento degli obblighi di attuazione delle direttive stesse; alla relativa copertura, nonche' alla copertura delle minori entrate eventualmente derivanti dall'attuazione delle direttive, in quanto non sia possibile farvi fronte con i fondi gia' assegnati alle competenti amministrazioni, si provvede a carico del fondo di rotazione di cui all'art. 5 della legge 16 aprile 1987, n. 183. Qualora la dotazione del predetto fondo si rivelasse insufficiente, i decreti legislativi dai quali derivino nuovi o maggiori oneri sono emanati solo successivamente all'entrata in vigore dei provvedimenti legislativi che stanziano le occorrenti risorse finanziarie, in conformita' all'art. 17, comma 2, della legge 31 dicembre 2009, n. 196. Gli schemi dei predetti decreti legislativi sono, in ogni caso, sottoposti al parere delle Commissioni parlamentari competenti anche per i profili finanziari, ai sensi dell'art. 31, comma 4, della legge 24 dicembre 2012, n. 234.». «Art. 16 (Criterio direttivo per l'attuazione della direttiva 2013/35/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, sulle disposizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici - campi elettromagnetici). - 1. Nell'esercizio della delega per l'attuazione della direttiva 2013/35/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, sulle disposizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici), il Governo e' tenuto a seguire, oltre ai principi e criteri direttivi di cui all'art. 1, comma 1, anche il seguente criterio direttivo specifico: introduzione, ove necessario e in linea con i presupposti della direttiva 2013/35/UE, di misure di protezione dei lavoratori per i Livelli d'azione (LA) e per i Valori limiti di esposizione (VLE) piu' rigorose rispetto alle norme minime previste dalla direttiva medesima.». «Allegato B (art. 1, comma 1) 1) 2010/53/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 luglio 2010, relativa alle norme di qualita' e sicurezza degli organi umani destinati ai trapianti (termine di recepimento 27 agosto 2012); 2) 2012/25/UE direttiva di esecuzione della Commissione, del 9 ottobre 2012, che stabilisce le procedure informative per lo scambio tra Stati membri di organi umani destinati ai trapianti (termine di recepimento 10 aprile 2014); 3) 2013/35/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, sulle disposizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici) (ventesima direttiva particolare ai sensi dell'art. 16, paragrafo 1, della direttiva 89/391/CEE) e che abroga la direttiva 2004/40/CE (termine di recepimento 1º luglio 2016); 4) 2013/40/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 agosto 2013, relativa agli attacchi contro i sistemi di informazione e che sostituisce la decisione quadro 2005/222/GAI del Consiglio (termine di recepimento 4 settembre 2015); 5) 2013/48/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 ottobre 2013, relativa al diritto di avvalersi di un difensore nel procedimento penale e nel procedimento di esecuzione del mandato d'arresto europeo, al diritto di informare un terzo al momento della privazione della liberta' personale e al diritto delle persone private della liberta' personale di comunicare con terzi e con le autorita' consolari (termine di recepimento 27 novembre 2016); 6) 2013/50/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 ottobre 2013, recante modifica della direttiva 2004/109/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, sull'armonizzazione degli obblighi di trasparenza riguardanti le informazioni sugli emittenti i cui valori mobiliari sono ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato, della direttiva 2003/71/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, relativa al prospetto da pubblicare per l'offerta pubblica o l'ammissione alla negoziazione di strumenti finanziari, e della direttiva 2007/14/CE della Commissione, che stabilisce le modalita' di applicazione di talune disposizioni della direttiva 2004/109/CE (termine di recepimento 26 novembre 2015); 7) 2013/51/Euratom del Consiglio, del 22 ottobre 2013, che stabilisce requisiti per la tutela della salute della popolazione relativamente alle sostanze radioattive presenti nelle acque destinate al consumo umano (termine di recepimento 28 novembre 2015); 8) 2013/53/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 novembre 2013, relativa alle imbarcazioni da diporto e alle moto d'acqua e che abroga la direttiva 94/25/CE (termine di recepimento 18 gennaio 2016); 9) 2013/54/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 novembre 2013, relativa a talune responsabilita' dello Stato di bandiera ai fini della conformita' alla convenzione sul lavoro marittimo del 2006 e della sua applicazione (termine di recepimento 31 marzo 2015); 10) 2013/55/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 novembre 2013, recante modifica della direttiva 2005/36/CE relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali e del regolamento (UE) n. 1024/2012 relativo alla cooperazione amministrativa attraverso il sistema di informazione del mercato interno ("regolamento IMI") (termine di recepimento 18 gennaio 2016); 11) 2013/56/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 novembre 2013, che modifica la direttiva 2006/66/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a pile e accumulatori e ai rifiuti di pile e accumulatori per quanto riguarda l'immissione sul mercato di batterie portatili e di accumulatori contenenti cadmio destinati a essere utilizzati negli utensili elettrici senza fili e di pile a bottone con un basso tenore di mercurio, e che abroga la decisione 2009/603/CE della Commissione (termine di recepimento 1º luglio 2015); 12) 2013/59/Euratom del Consiglio, del 5 dicembre 2013, che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall'esposizione alle radiazioni ionizzanti, e che abroga le direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 96/29/Euratom, 97/43/Euratom e 2003/122/Euratom (termine di recepimento 6 febbraio 2018); 13) 2014/17/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4 febbraio 2014, in merito ai contratti di credito ai consumatori relativi a beni immobili residenziali e recante modifica delle direttive 2008/48/CE e 2013/36/UE e del regolamento (UE) n. 1093/2010 (termine di recepimento 21 marzo 2016); 14) 2014/27/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, che modifica le direttive 92/58/CEE, 92/85/CEE, 94/33/CE, 98/24/CE del Consiglio e la direttiva 2004/37/CE del Parlamento europeo e del Consiglio allo scopo di allinearle al regolamento (CE) n. 1272/2008 relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele (termine di recepimento 1º giugno 2015); 15) 2014/28/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, concernente l'armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative alla messa a disposizione sul mercato e al controllo degli esplosivi per uso civile (rifusione) (termine di recepimento 19 aprile 2016); 16) 2014/29/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, concernente l'armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative alla messa a disposizione sul mercato di recipienti semplici a pressione (rifusione) (termine di recepimento 19 aprile 2016); 17) 2014/30/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, concernente l'armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative alla compatibilita' elettromagnetica (rifusione) (termine di recepimento 19 aprile 2016); 18) 2014/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, concernente l'armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative alla messa a disposizione sul mercato di strumenti per pesare a funzionamento non automatico (rifusione) (termine di recepimento 19 aprile 2016); 19) 2014/32/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, concernente l'armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative alla messa a disposizione sul mercato di strumenti di misura (rifusione) (termine di recepimento 19 aprile 2016); 20) 2014/34/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, concernente l'armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative agli apparecchi e sistemi di protezione destinati a essere utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva (rifusione) (termine di recepimento 19 aprile 2016); 21) 2014/35/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, concernente l'armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative alla messa a disposizione sul mercato del materiale elettrico destinato a essere adoperato entro taluni limiti di tensione (rifusione) (termine di recepimento 19 aprile 2016); 22) 2014/36/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sulle condizioni di ingresso e di soggiorno dei cittadini di paesi terzi per motivi di impiego in qualita' di lavoratori stagionali (termine di recepimento 30 settembre 2016); 23) 2014/41/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 3 aprile 2014, relativa all'ordine europeo di indagine penale (termine di recepimento 22 maggio 2017); 24) 2014/48/UE del Consiglio, del 24 marzo 2014, che modifica la direttiva 2003/48/CE in materia di tassazione dei redditi da risparmio sotto forma di pagamenti di interessi (termine di recepimento 1º gennaio 2016); 25) 2014/49/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, relativa ai sistemi di garanzia dei depositi (rifusione) (termine di recepimento 3 luglio 2015); 26) 2014/50/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, relativa ai requisiti minimi per accrescere la mobilita' dei lavoratori tra Stati membri migliorando l'acquisizione e la salvaguardia di diritti pensionistici complementari (termine di recepimento 21 maggio 2018); 27) 2014/51/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, che modifica le direttive 2003/71/CE e 2009/138/CE e i regolamenti (CE) n. 1060/2009, (UE) n. 1094/2010 e (UE) n. 1095/2010 per quanto riguarda i poteri dell'Autorita' europea di vigilanza (Autorita' europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali) e dell'Autorita' europea di vigilanza (Autorita' europea degli strumenti finanziari e dei mercati) (termine di recepimento 31 marzo 2015); 28) 2014/52/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, che modifica la direttiva 2011/92/UE concernente la valutazione dell'impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati (termine di recepimento 16 maggio 2017); 29) 2014/53/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, concernente l'armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative alla messa a disposizione sul mercato di apparecchiature radio e che abroga la direttiva 1999/5/CE (termine di recepimento 12 giugno 2016); 30) 2014/54/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, relativa alle misure intese ad agevolare l'esercizio dei diritti conferiti ai lavoratori nel quadro della libera circolazione dei lavoratori (termine di recepimento 21 maggio 2016); 31) 2014/55/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, relativa alla fatturazione elettronica negli appalti pubblici (termine di recepimento 27 novembre 2018); 32) 2014/56/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, che modifica la direttiva 2006/43/CE relativa alle revisioni legali dei conti annuali e dei conti consolidati (termine di recepimento 17 giugno 2016); 33) 2014/57/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, relativa alle sanzioni penali in caso di abusi di mercato (direttiva abusi di mercato) (termine di recepimento 3 luglio 2016); 34) 2014/58/UE direttiva di esecuzione della Commissione, del 16 aprile 2014, che istituisce, a norma della direttiva 2007/23/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, un sistema per la tracciabilita' degli articoli pirotecnici (termine di recepimento 30 aprile 2015); 35) 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione degli enti creditizi e delle imprese di investimento e che modifica la direttiva 82/891/CEE del Consiglio, e le direttive 2001/24/CE, 2002/47/CE, 2004/25/CE, 2005/56/CE, 2007/36/CE, 2011/35/UE, 2012/30/UE e 2013/36/UE e i regolamenti (UE) n. 1093/2010 e (UE) n. 648/2012, del Parlamento europeo e del Consiglio (termine di recepimento 31 dicembre 2014); 36) 2014/60/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, relativa alla restituzione dei beni culturali usciti illecitamente dal territorio di uno Stato membro e che modifica il regolamento (UE) n. 1024/2012 (Rifusione) (termine di recepimento 18 dicembre 2015); 37) 2014/61/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, recante misure volte a ridurre i costi dell'installazione di reti di comunicazione elettronica ad alta velocita' (termine di recepimento 1º gennaio 2016); 38) 2014/62/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, sulla protezione mediante il diritto penale dell'euro e di altre monete contro la falsificazione e che sostituisce la decisione quadro 2000/383/GAI del Consiglio (termine di recepimento 23 maggio 2016); 39) 2014/63/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, che modifica la direttiva 2001/110/CE del Consiglio concernente il miele (termine di recepimento 24 giugno 2015); 40) 2014/65/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, relativa ai mercati degli strumenti finanziari e che modifica la direttiva 2002/92/CE e la direttiva 2011/61/UE (rifusione) (termine di recepimento 3 luglio 2016); 41) 2014/66/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, sulle condizioni di ingresso e soggiorno di cittadini di paesi terzi nell'ambito di trasferimenti intra-societari (termine di recepimento 29 novembre 2016); 42) 2014/67/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, concernente l'applicazione della direttiva 96/71/CE relativa al distacco dei lavoratori nell'ambito di una prestazione di servizi e recante modifica del regolamento (UE) n. 1024/2012 relativo alla cooperazione amministrativa attraverso il sistema di informazione del mercato interno ("regolamento IMI") (termine di recepimento 18 giugno 2016); 43) 2014/68/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, concernente l'armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative alla messa a disposizione sul mercato di attrezzature a pressione (rifusione) (termine di recepimento 28 febbraio 2015); 44) 2014/86/UE del Consiglio, dell'8 luglio 2014, e (UE) 2015/121 del Consiglio, del 27 gennaio 2015, recanti modifica della direttiva 2011/96/UE, concernente il regime fiscale comune applicabile alle societa' madri e figlie di Stati membri diversi (termine di recepimento 31 dicembre 2015); 45) 2014/87/Euratom del Consiglio, dell'8 luglio 2014, che modifica la direttiva 2009/71/Euratom che istituisce un quadro comunitario per la sicurezza nucleare degli impianti nucleari (termine di recepimento 15 agosto 2017); 46) 2014/89/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 luglio 2014, che istituisce un quadro per la pianificazione dello spazio marittimo (termine di recepimento 18 settembre 2016); 47) 2014/91/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 luglio 2014, recante modifica della direttiva 2009/65/CE concernente il coordinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative in materia di taluni organismi di investimento collettivo in valori mobiliari (OICVM), per quanto riguarda le funzioni di depositario, le politiche retributive e le sanzioni (termine di recepimento 18 marzo 2016); 48) 2014/94/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 ottobre 2014, sulla realizzazione di un'infrastruttura per i combustibili alternativi (termine di recepimento 18 novembre 2016); 49) 2014/95/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 ottobre 2014, recante modifica della direttiva 2013/34/UE per quanto riguarda la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversita' da parte di talune imprese e di taluni gruppi di grandi dimensioni (termine di recepimento 6 dicembre 2016); 50) 2014/100/UE della Commissione, del 28 ottobre 2014, recante modifica della direttiva 2002/59/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa all'istituzione di un sistema comunitario di monitoraggio del traffico navale e d'informazione (termine di recepimento 18 novembre 2015); 51) 2014/104/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 novembre 2014, relativa a determinate norme che regolano le azioni per il risarcimento del danno ai sensi del diritto nazionale per violazioni delle disposizioni del diritto della concorrenza degli Stati membri e dell'Unione europea (termine di recepimento 27 dicembre 2016); 52) 2014/107/UE del Consiglio, del 9 dicembre 2014, recante modifica della direttiva 2011/16/UE per quanto riguarda lo scambio automatico obbligatorio di informazioni nel settore fiscale (termine di recepimento 31 dicembre 2015); 53) 2014/112/UE del Consiglio, del 19 dicembre 2014, che attua l'accordo europeo concernente taluni aspetti dell'organizzazione dell'orario di lavoro nel trasporto per vie navigabili interne, concluso tra la european Barge Union (EBU), l'Organizzazione europea dei capitani (ESO) e la Federazione europea dei lavoratori dei trasporti (ETF) - (termine di recepimento 31 dicembre 2016); 54) (UE) 2015/13 direttiva delegata della Commissione, del 31 ottobre 2014, che modifica l'allegato III della direttiva 2014/32/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, per quanto riguarda il campo di portata dei contatori dell'acqua (termine di recepimento 19 aprile 2016); 55) (UE) 2015/412 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 marzo 2015, che modifica la direttiva 2001/18/CE per quanto concerne la possibilita' per gli Stati membri di limitare o vietare la coltivazione di organismi geneticamente modificati (OGM) sul loro territorio (senza termine di recepimento); 56) (UE) 2015/413 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 marzo 2015, intesa ad agevolare lo scambio transfrontaliero di informazioni sulle infrazioni in materia di sicurezza stradale (termine di recepimento 6 maggio 2015).». - Il decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (Attuazione dell'art. 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro) e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 30 aprile 2008, n. 101, supplemento ordinario. - La legge 22 febbraio 2001, n. 36 (Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici) e' pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 7 marzo 2001, n. 55. - Il decreto legislativo 26 maggio 2000, n. 187 (Attuazione della direttiva 97/43/Euratom in materia di protezione sanitaria delle persone contro i pericoli delle radiazioni ionizzanti connesse ad esposizioni mediche) e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 7 luglio 2000, n. 157, supplemento ordinario. Note all'art. 1: - Il testo dell'art. 219 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, citato nelle note alle premesse, come modificato dal presente decreto, e' il seguente: «Art. 219 (Sanzioni a carico del datore di lavoro e del dirigente). - 1. Il datore di lavoro e' punito: a) con l'arresto da tre a sei mesi o con l'ammenda da 2.740 a 7.014,40 euro per la violazione degli articoli 181, comma 2, 190, commi 1 e 5, 202, commi 1 e 5, 209, commi 1 e 6, e 216; b) con l'arresto da tre a sei mesi o con l'ammenda da 2.192 a 4.384 euro per la violazione degli articoli 190, commi 2 e 3, 202, commi 3 e 4, e 209, comma 5. 2. Il datore di lavoro e il dirigente sono puniti: a) con arresto da tre a sei mesi o con l'ammenda da 2.192 a 4.384 euro per la violazione degli articoli 182, comma 2, 185, 192, comma 2, 193, comma 1, 195, 196, 197, comma 3, secondo periodo, 203, 205, comma 4, secondo periodo, 210, commi 1 e 2, e 217, comma 1; b) con l'arresto da due a quattro mesi o con l'ammenda da euro 822 a euro 4.384 per la violazione degli articoli 184, 192, comma 3, primo periodo, 210, commi da 3 a 8, e 217, commi 2 e 3.».
(Allegato 1 )
Allegato 1
(articolo 1, comma 1, lettera l)
«Allegato XXXVI
Parte I – Grandezze fisiche concernenti l’esposizione ai campi
elettromagnetici.
Le seguenti grandezze fisiche sono utilizzate per descrivere
l’esposizione ai campi elettromagnetici:
l’intensita’ di campo elettrico (E) e’ una quantita’ vettoriale
che corrisponde alla forza esercitata su una particella carica
indipendentemente dal suo movimento nello spazio. E’ espressa in volt
per metro (Vm-1 ). E’ necessario distinguere il campo elettrico
ambientale rispetto al campo elettrico presente all’interno del corpo
(in situ) a seguito dell’esposizione al campo elettrico ambientale;
la corrente attraverso gli arti (IL ) e’ la corrente che
attraversa gli arti di una persona esposta a campi elettromagnetici
nell’intervallo di frequenze comprese tra 10 MHz e 110 MHz a seguito
del contatto con un oggetto in un campo elettromagnetico o del flusso
di correnti capacitive indotte nel corpo esposto. E’ espressa in
ampere (A);
la corrente di contatto (IC ) e’ una corrente che compare quando
una persona entra in contatto con un oggetto conduttore a diverso
potenziale elettrico all’interno di un campo elettromagnetico. E’
espressa in ampere (A). Una corrente di contatto stabile nel tempo si
verifica quando la persona e’ in contatto continuo con un oggetto
all’interno di un campo elettromagnetico. Nel momento in cui si
stabilisce tale contatto, puo’ verificarsi una scarica di scintille
con correnti transitorie associate;
la carica elettrica (Q) e’ la grandezza impiegata per le scariche
elettriche ed e’ espressa in coulomb (C);
l’intensita’ di campo magnetico (H) e’ una grandezza vettoriale
che, insieme all’induzione magnetica, specifica un campo magnetico in
qualunque punto dello spazio. E’ espressa in ampere per metro (Am-1
);
l’induzione magnetica (B) e’ una grandezza vettoriale che
determina una forza che agisce sulle cariche in movimento. E’
espressa in tesla (T). Nello spazio libero e nei materiali biologici
l’induzione magnetica e l’intensita’ del campo magnetico sono
intercambiabili in base alla seguente equivalenza: intensita’ di
campo magnetico (H) pari a 1 Am-1 = induzione magnetica (B) pari a 4π
10-7 T (circa 1,25 microtesla);
densita’ di potenza (S). Questa grandezza si impiega nel caso
delle frequenze molto alte, per le quali la profondita’ di
penetrazione nel corpo e’ piccola. Si tratta della potenza radiante
incidente perpendicolarmente a una superficie, divisa per l’area
della superficie in questione; e’ espressa in watt per metro quadrato
(Wm-2 );
assorbimento specifico di energia (SA). E’ l’energia assorbita
per unita’ di massa di tessuto biologico e si esprime in joule per
chilogrammo (Jkg-1 ). Nel presente decreto, questa grandezza e’
utilizzata per la definizione dei limiti per gli effetti sensoriali
derivanti da esposizioni a microonde pulsate;
tasso di assorbimento specifico di energia (SAR). Si tratta del
valore mediato, su tutto il corpo o su alcune parti di esso, del
tasso di assorbimento di energia per unita’ di massa di tessuto
corporeo, ed e’ espresso in watt per chilogrammo (Wkg-1 ). Il SAR
riferito a tutto il corpo (a corpo intero) e’ una grandezza
ampiamente accettata per porre in rapporto gli effetti termici nocivi
(sanitari) all’esposizione alle radiofrequenze (RF). Oltre al valore
del SAR medio a corpo intero, sono necessari anche valori del SAR
locale per valutare e limitare la deposizione eccessiva di energia in
parti piccole del corpo conseguenti a particolari condizioni di
esposizione, quali ad esempio il caso di un individuo esposto a RF di
frequenze di pochi MHz (ad esempio provenienti da riscaldatori
dielettrici), e di individui esposti nel campo vicino di un’antenna.
Tra le grandezze sopra citate, possono essere misurate direttamente
l’induzione magnetica (B), la corrente di contatto (IC ), la corrente
attraverso gli arti (IL ), l’intensita’ di campo elettrico (E),
l’intensita’ di campo magnetico (H) e la densita’ di potenza (S).
Parte II – Effetti non termici.
Valori limite di esposizione e valori di azione nell’intervallo di
frequenze tra 0 Hz E 10 Mhz.
A. Valori limite di esposizione (VLE).
I VLE per le frequenze inferiori a 1 Hz (tabella A1) sono limiti
per il campo magnetico statico, la cui misurazione non e’ influenzata
dalla presenza del soggetto esposto.
I VLE per le frequenze comprese tra 1 Hz e 10 MHz (tabella A2) sono
limiti per i campi elettrici indotti all’interno del corpo (in situ)
a seguito dell’esposizione a campi elettrici e magnetici variabili
nel tempo.
VLE per l’induzione magnetica esterna a frequenze tra 0 e 1 Hz.
Il VLE relativo agli effetti sensoriali e’ il VLE applicabile in
condizioni di lavoro normali (tabella A1) ed e’ correlato alla
prevenzione di nausea e vertigini dovute a disturbi sull’organo
dell’equilibrio, e di altri effetti fisiologici, conseguenti
principalmente al movimento del soggetto esposto all’interno di un
campo magnetico statico.
Il VLE relativo agli effetti sanitari in condizioni di lavoro
controllate (tabella A1) e’ applicabile su base temporanea durante il
turno di lavoro, ove giustificato dalla pratica o dal processo
produttivo, purche’ siano state adottate le misure di prevenzione di
cui all’articolo 208, comma 4.
Tabella A1
VLE per l’induzione magnetica esterna (B0 ) per frequenze comprese
tra 0 e 1 Hz
+———————–+———————+
| | VLE relativi agli |
| | effetti sensoriali |
| | [T] |
+———————–+———————+
| Condizioni di lavoro | |
| normali | 2 |
+———————–+———————+
|Esposizione localizzata| |
| degli arti | 8 |
+———————–+———————+
| | VLE relativi agli |
| |effetti sanitari [T] |
+———————–+———————+
| Condizioni di lavoro | |
| controllate | 8 |
+———————–+———————+
VLE relativi agli effetti sanitari per il campo elettrico interno
(in situ) per frequenze comprese tra 1 Hz e 10 MHz.
I VLE relativi agli effetti sanitari (tabella A2) sono correlati
alla stimolazione elettrica di tutti i tessuti del sistema nervoso
centrale e periferico nel corpo, compresa la testa.
Tabella A2
VLE relativi agli effetti sanitari per l’intensita’ di campo
elettrico interno a frequenze comprese tra 1 Hz e 10 MHz
Parte di provvedimento in formato grafico
Nota A2-1: f e’ la frequenza espressa in hertz (Hz).
Nota A2-2: i VLE relativi agli effetti sanitari per il campo
elettrico interno sono riferiti al valore spaziale di picco
sull’intero corpo del soggetto esposto.
Nota A2-3: i VLE sono valori di picco temporali che sono pari ai
valori efficaci (RMS) moltiplicati per √2 per i campi sinusoidali.
Nel caso di campi non sinusoidali, la valutazione dell’esposizione
effettuata ai sensi dell’articolo 209 e’ di norma basata sul metodo
del picco ponderato, come descritto negli strumenti tecnici e
specialistici per la riduzione dei livelli di rischio di cui
all’articolo 28, comma 3-ter, del presente decreto. In tale ambito
potranno altresi’ essere indicate procedure alternative di
valutazione scientificamente provate e validate, che conducano a
risultati comparabili.
VLE relativi agli effetti sensoriali per il campo elettrico interno
(in situ) per frequenze comprese tra 1 Hz e 400 Hz.
I VLE relativi agli effetti sensoriali (tabella A3) sono correlati
agli effetti del campo elettrico interno sul sistema nervoso centrale
nella testa, tra cui fosfeni e modifiche minori e transitorie di
talune funzioni cerebrali.
Tabella A3
VLE relativi agli effetti sensoriali per il campo elettrico interno a
frequenze comprese tra 1 Hz e 400 Hz
=============================================
| | VLE relativi agli |
| | effetti sensoriali |
| Intervallo di | [Vm-1] (valore di |
| frequenza | picco) |
+=====================+=====================+
| 1 Hz ≤ f < 10 Hz | 0,7/f |
+———————+———————+
| 10 Hz ≤ f < 25 Hz | 0,07 |
+———————+———————+
| 25 Hz ≤ f ≤ 400 Hz | 0,0028 f |
+———————+———————+
Nota A3-1: f e’ la frequenza espressa in hertz (Hz).
Nota A3-2: i VLE relativi agli effetti sensoriali per il campo
elettrico interno sono riferiti al valore di picco spaziale nella
testa del soggetto esposto.
Nota A3-3: i VLE sono valori di picco temporali che sono pari ai
valori efficaci (RMS) moltiplicati per √2 per i campi sinusoidali.
Nel caso di campi non sinusoidali, la valutazione dell’esposizione
effettuata ai sensi dell’articolo 209 e’ di norma basata sul metodo
del picco ponderato, come descritto negli strumenti tecnici e
specialistici per la riduzione dei livelli di rischio di cui
all’articolo 28, comma 3-ter, del presente decreto. In tale ambito
potranno altresi’ essere indicate procedure alternative di
valutazione scientificamente provate e validate, che conducano a
risultati comparabili.
B. Valori di azione (VA).
I valori di azione (VA), espressi nelle grandezze fisiche
misurabili di seguito riportate, consentono una valutazione
semplificata della conformita’ ai pertinenti VLE. In particolare il
rispetto dei VA garantisce il rispetto dei pertinenti VLE, mentre il
superamento dei VA medesimi corrisponde all’obbligo di adottare le
pertinenti misure di prevenzione e protezione di cui all’articolo
210:
VA (E) inferiori e VA (E) superiori, per i campi elettrici
ambientali variabili nel tempo, come indicati nella tabella B1;
VA (B) inferiori e VA (B) superiori, per l’induzione magnetica
ambientale variabile nel tempo, come indicati nella tabella B2;
VA (IC ) per la corrente di contatto, come indicati nella tabella
B3;
VA (B0 ) per l’induzione magnetica di campi magnetici statici,
come indicati nella tabella B4.
I VA per E e B corrispondono ai valori del campo elettrico e
magnetico imperturbati, calcolati o misurati sul posto di lavoro
nello spazio occupato dal corpo del lavoratore, in assenza di questi.
Il valore di B0 non e’ perturbato dalla presenza del soggetto
esposto.
Valori di azione (VA) per esposizione a campi elettrici.
I VA inferiori (tabella B1, seconda colonna) per il campo elettrico
ambientale sono stabiliti al fine di prevenire scariche elettriche
nell’ambiente di lavoro, e garantiscono il rispetto dei VLE (tabelle
A2 e A3).
I VA superiori (tabella B1, terza colonna) garantiscono anch’essi
il rispetto dei VLE (tabelle A2 e A3), ma non assicurano l’assenza di
scariche elettriche a meno che non siano intraprese le misure di
protezione di cui all’articolo 210, comma 5.
Tabella B1
VA per i campi elettrici ambientali a frequenze comprese tra 1 Hz e
10 MHz
Parte di provvedimento in formato grafico
Nota B1-1: f e’ la frequenza espressa in hertz (Hz).
Nota B1-2: i VA (E) inferiori e i VA (E) superiori sono valori
efficaci (RMS) che sono pari ai valori di picco divisi per √2 per i
campi sinusoidali. Nel caso di campi non sinusoidali, la valutazione
dell’esposizione effettuata ai sensi dell’articolo 209 e’ di norma
basata sul metodo del picco ponderato, come descritto negli strumenti
tecnici e specialistici per la riduzione dei livelli di rischio di
cui all’articolo 28, comma 3-ter, del presente decreto. In tale
ambito potranno altresi’ essere indicate procedure alternative di
valutazione scientificamente provate e validate, che conducano a
risultati comparabili.
Nota B1-3: i VA sono intesi come valori massimi calcolati o
misurati nello spazio occupato dal corpo del lavoratore. Cio’
comporta una valutazione dell’esposizione conservativa e, alla
conformita’ rispetto a detti valori massimi, consegue la conformita’
automatica ai VLE in tutte le condizioni di esposizione non uniformi.
Al fine di semplificare la valutazione della conformita’ ai VLE,
negli strumenti tecnici e specialistici per la riduzione dei livelli
di rischio di cui all’articolo 28, comma 3-ter, del presente decreto
potranno essere indicati, sulla base di una dosimetria consolidata,
criteri relativi alla media spaziale dei campi misurati in specifiche
condizioni non uniformi, da utilizzare al posto del criterio del
valore massimo spaziale. Qualora si tratti di una sorgente molto
localizzata, distante pochi centimetri dal corpo, il campo elettrico
interno (in situ), e la conformita’ ai VLE, possono essere
determinati caso per caso mediante dosimetria.
Valori di azione (VA) per esposizione a campi magnetici.
I VA superiori (tabella B2, terza colonna) garantiscono il rispetto
dei VLE relativi agli effetti sanitari correlati alla stimolazione
elettrica dei tessuti nervosi periferici e centrali (tabella A2).
L’osservanza dei VA superiori assicura che non siano superati i VLE
relativi agli effetti sanitari ma, se l’esposizione della testa
supera i VA inferiori per esposizioni a frequenze fino a 400 Hz, sono
possibili effetti sensoriali, come fosfeni o modifiche minori e
transitorie dell’attivita’ cerebrale. In tal caso, ove giustificato
dalla pratica o dal processo produttivo, e’ possibile applicare
l’articolo 208, comma 3, lettera b).
I VA inferiori (tabella B2, seconda colonna), garantiscono per le
frequenze al di sotto di 400 Hz il rispetto dei VLE relativi agli
effetti sensoriali (tabella A3), mentre per le frequenze al di sopra
di 400 Hz coincidono con i VA superiori assicurando il rispetto dei
VLE relativi agli effetti sanitari (tabella A2).
I VA per l’esposizione degli arti (tabella B2, quarta colonna)
garantiscono il rispetto dei VLE per gli effetti sanitari relativi
alla stimolazione elettrica dei tessuti limitatamente agli arti,
tenuto conto del fatto che il campo magnetico presenta un
accoppiamento piu’ debole negli arti che nel corpo intero. Questi
valori possono essere utilizzati in caso di esposizione strettamente
confinata agli arti, restando ferma la necessita’ di valutare il
rispetto dei VA su tutto il corpo del lavoratore.
Tabella B2
VA per i campi magnetici ambientali a frequenze comprese tra 1 Hz e
10 MHz
Parte di provvedimento in formato grafico
Nota B2-1: f e’ la frequenza espressa in Hertz (Hz).
Nota B2-2: i VA (B) inferiori e i VA (B) superiori sono valori
efficaci (RMS) che sono pari ai valori di picco divisi per √2 per i
campi sinusoidali. Nel caso di campi non sinusoidali, la valutazione
dell’esposizione effettuata ai sensi dell’articolo 209 e’ di norma
basata sul metodo del picco ponderato, come descritto negli strumenti
tecnici e specialistici per la riduzione dei livelli di rischio di
cui all’articolo 28, comma 3-ter, del presente decreto. In tale
ambito potranno altresi’ essere indicate procedure alternative di
valutazione scientificamente provate e validate, che conducano a
risultati comparabili.
Nota B2-3: i VA sono intesi come valori massimi calcolati o
misurati nello spazio occupato dal corpo del lavoratore. Cio’
comporta una valutazione dell’esposizione conservativa e, alla
conformita’ rispetto a detti valori massimi, consegue la conformita’
automatica ai VLE in tutte le condizioni di esposizione non uniformi.
Al fine di semplificare la valutazione della conformita’ ai VLE,
negli strumenti tecnici e specialistici per la riduzione dei livelli
di rischio di cui all’articolo 28, comma 3-ter, del presente decreto
potranno essere indicati, sulla base di una dosimetria consolidata,
criteri relativi alla media spaziale dei campi misurati in specifiche
condizioni non uniformi, da utilizzare al posto del criterio del
valore massimo spaziale. Qualora si tratti di una sorgente molto
localizzata, distante pochi centimetri dal corpo, il campo elettrico
interno (in situ), e la conformita’ ai VLE, possono essere
determinati caso per caso mediante dosimetria.
Tabella B3
VA per la corrente di contatto IC
Parte di provvedimento in formato grafico
Nota B3-1: f e’ la frequenza espressa in chilohertz (kHz).
Valori di azione (VA) per l’induzione magnetica esterna (B0 ) di
campi magnetici statici ai fini della prevenzione da effetti e rischi
indiretti.
Tabella B4
VA per l’induzione magnetica di campi magnetici statici
Parte di provvedimento in formato grafico
Parte III – Effetti termici.
Valori limite di esposizione e valori di azione nell’intervallo di
frequenze tra 100 kHz e 300 GHz.
A. Valori limite di esposizione (VLE).
I VLE relativi agli effetti sanitari per le frequenze comprese tra
100 kHz e 6 GHz (tabella A1) sono riferiti alla potenza (energia per
unita’ di tempo) assorbita per unita’ di massa di tessuto corporeo,
derivante da esposizione a campi elettrici, magnetici, ed
elettromagnetici.
Il VLE relativo agli effetti sensoriali per le frequenze comprese
tra 0,3 e 6 GHz (tabella A2) e’ riferito all’energia assorbita per
ogni piccola massa (10 g) di tessuto all’interno della testa,
derivante da esposizione a campi elettromagnetici, ed e’ finalizzato
alla prevenzione degli effetti uditivi provocati da esposizioni della
testa a microonde pulsate.
I VLE relativi agli effetti sanitari per le frequenze superiori a 6
GHz (tabella A3) sono riferiti alla densita’ di potenza di onda
elettromagnetica incidente sulla superficie corporea.
Tabella A1
VLE relativi agli effetti sanitari per esposizione a campi
elettromagnetici
a frequenze comprese tra 100 kHz e 6 GHz
allegato grafico campi elettromagnetici
Nota A1-1: il rispetto dei VLE sul SAR locale deve essere
assicurato in termini di valore medio su ogni elemento di massa pari
a 10 g di tessuto contiguo della parte del corpo interessata; il
massimo valore del SAR locale cosi’ ottenuto deve essere impiegato
per la verifica di conformita’ con il pertinente VLE. Tali elementi
di massa dovrebbero essere caratterizzati da proprieta’ elettriche
approssimativamente omogenee. Il concetto di massa di tessuto
contiguo puo’ essere utilizzato nella dosimetria numerica, nel cui
ambito puo’ anche essere utilizzata una geometria semplificata, quale
una massa cubica o sferica di tessuto, date le difficolta’ pratiche
di identificazione degli elementi contigui mediante misurazioni%0